CAM/CAD: immaginiamo per il futuro un software agile come un'app
- martedì 08 Lug 2025

Mentre l’intelligenza artificiale è sulla bocca di tutti, noi di SolidCAM stiamo già guardando oltre. Per noi, infatti, l’AI o IA, comunque la si voglia chiamare, è un dato di fatto assodato da tempo, non è una moda del momento. Anzi, a ben vedere possiamo anche ammettere di avere anticipato questa moda, visto che i primi studi per integrarla nel nostro software risalgono al 2006 e poi dal 2008 abbiamo intrapreso definitivamente questa strada con la messa a punto di iMachining, che in base alla morfologia del pezzo che deve lavorare sceglie la strategia per ottenere il risultato migliore nel minor tempo possibile. Questa strategia è basata su un algoritmo interno che considera, appunto, la forma dell’oggetto da realizzare.
Un dato di fatto, dicevamo, per cui possiamo oggi concentrarci su altro. Siamo pronti al prossimo salto e la direzione che stiamo seguendo è quella della semplificazione dell’utilizzo, in modo che il nostro software possa essere fruibile da tutti i tipi di utente che si trovano a utilizzarlo. Esattamente come succede a tutti, tutti i giorni, con le app dello smartphone. È la strada della digitalizzazione, che punta a rendere la filiera produttiva sempre più corta e snella nelle realtà in cui – per diverse ragioni – i tecnici non possono dedicarsi allo studio di software complicati. Che la direzione debba essere questa lo abbiamo capito – anche qui – già da parecchio, e infatti dalla versione 2020 alla versione 2025 abbiamo ridotto del 70-80% il numero di passaggi, il numero di click e, in definitiva, il numero di finestre su cui lavorare.
Qual è fondamentalmente l’obiettivo? Quello di ridurre il tempo impiegato per ottenere un pezzo.
Il tempo è l’oro del nostro tempo e tutto quanto contribuisce a ridurlo nei processi e a liberarlo per le persone è destinato a funzionare. In questo la digitalizzazione è la chiave di volta in tutti i settori e, in quello già digitale del software CAM/CAD, può compiere un ulteriore passo in avanti rendendo il processo di lavoro ancora più agile, proprio come è avvenuto grazie alle app. Se adesso dal telefono è possibile controllare la posta, “andare” in banca, guardarsi allo specchio, frequentare la palestra e guardare la propria serie preferita, tutto in un giro di pollice, così in maniera altrettanto facilitata e intuitiva vogliamo rendere il nostro software accessibile al maggior numero di realtà produttive possibile.
Questo va di pari passo con l’altra tendenza dell’industria meccanica: quella di accrescere la presenza dei robot sulle operazioni ripetitive e sui processi, liberando le energie umane per la creatività e la risoluzione dei problemi contingenti, tutto ciò per cui le macchine ancora non riescono a superarci. All’evento organizzato ad Arese lo scorso 12 giugno da UCIMU e Tecniche nuove (la Convention della Macchina Utensile e della Meccanica), a cui abbiamo partecipato con interesse, è stato detto molto chiaramente: la parola d’ordine è automatizzare e per farlo il software deve essere facile come una app.